- 20 Settembre 2018
18:30 - 21:00
“Raphiullah – A tribute to Raffele Favero” durata 47 min.
Un filmato straordinario che racconta l’impegno politico e il lavoro giornalistico svolto da Raffaele Favero in Afghanistan tra il 1970 e il 1983. Malato di irrequietezza, nell’autunno del 1967 Raffaele Favero lascia Milano a bordo di una scassatissima Due Cavalli. É diretto in India, come molti della sua generazione. Ma il suo viaggio é di quelli senza ritorno. Attraversa Iran, Afghanistan e Pakistan, dove lavora come fotografo, architetto, musicista, occasionalmente anche come contrabbandiere, e dove vive sulla propria pelle le situazioni politiche instabili di quelle terre. Tra sequestri di beni e accuse di spionaggio. Dopo anni di peregrinazioni decide di convertirsi all’Islam, cambiando il proprio nome in Raphiullah Khan, e scegliendo l’Afghanistan come sua terra di elezione e i muhjaddin come amici e compagni. Vi morirà nel 1983, accorso a documentare per la televisione australiana l’invasione sovietica. Ucciso da un carro armato é sepolto ad Urgun con gli onori militari riservati ad uno shajid – martire della fede islamica: “vicino ad un muro di fango dove già c’erano pennacchi che indicavano altre tombe, ma il suo era nero in segno di nobilità d’animo e martiri. è stata la fine che avrebbe scelto se avesse potuto farlo: voleva morire in Afghanistan ed era consapevole dei rischi che correva andando a fianco dei mujaheddin”.

Raphiullah Khan (a sinistra) con un capo Muhjaddin
Telefono Sede: 02.72080619
Indirizzo:
Galleria Unione, 1, Milano, 20122