- 28 Novembre 2018
19:00 - 21:00
L’anima intellettiva è la parte dell’anima più elevata il cui fine, per Aristotele, coincide con la contemplazione, nella quale risiede la perfetta e compiuta felicità. Dall’antichità al medioevo, i filosofi videro nell’anima intellettiva un frammento divino insito nell’uomo che, con la sua luce, è in grado di rivelare i segreti della divinità.
In quest’ultima serata di Pratiche di contemplazione, illustreremo cosa i filosofi antichi e medievali intendevano quando parlavano di “Dio” e ci focalizzeremo sulle pratiche contemplative volte a ricongiungere il frammento dell’anima intellettiva allo specchio della divinità.

Daniele Palmieri vive a Cologno Monzese e studia Filosofia presso l’Università statale di Milano. Nasce nel 1994, ama la cultura in tutte le sue forme ma soprattutto in quella scritta. I suoi interessi spaziano dai classici greci latini agli autori contemporanei (anche se la sua grande passione, oltre alla Filosofia, rimane lo studio dei testi sacri delle principali religioni mondiali). All’attivo ha circa settanta racconti, sviluppati in quattro raccolte di generi molto distinti: dal gotico al satirico, dal politico al filosofico/religioso; con uno di questi si è classificato terzo all’edizione 2012/2013 del Premio Nazionale Galdus.